Adriano Celentano, malattia del figlio Giacomo: “Mi sono ritrovato da solo”

Non è particolarmente chiacchierato Giacomo Celentano, figlio secondogenito del celebre Molleggiato e di Claudia Mori. Riservato ed intimista, ha sempre preferito le retrovie alla ribalta. Cantautore molto sensibile, ha raccontato pubblicamente della sua malattia. Improvvisamente si è ritrovato solo.

Giacomo Celentano, l’anima sensibile della famiglia del Molleggiato

Non è certamente facile essere l’unico figlio maschio di un mito vivente come Adriano Celentano e di Claudia Mori. Lo sa bene Giacomo, che ha da poco superato i 55 anni di età, e  che fin da piccolo ha subito il clamore e il successo dei tanto celebri genitori, che ancora oggi cavalcano l’onda. Lui è sempre stato quello più sensibile e introverso di tutta quanta la famiglia e in un certo momento della sua esistenza, sentendosi molto fragile, ha vissuto uno stato di salute, soprattutto a livello mentale, molto duro da vivere e da affrontare, anche perché si è sentito profondamente solo. Di questo e di molto altro ancora il cantautore e scrittore ha raccontato nel libro I Tempi Di Maria, pubblicato in realtà qualche anno fa, ma che anche oggi è molto attuale.

 

Si è ritrovato da solo con la sua malattia

Per la verità non solo nel suo libro, ma anche in  alcune interviste rilasciate in televisione proprio con il preciso scopo di pubblicizzare la sua opera ha raccontato, quasi nei minimi dettagli, come la depressione è riuscita maligna a separarlo dalla sua famiglia. Ha così confessato ad Eleonora Daniele, squisita padrona di casa di Storie Italiane, durante una loro nuova chiacchierata.

“Si è creata un’incomprensione, per quello che ti ho detto, che sono rimasto solo. Ma questo era lo scopo di Dio! La mia stessa famiglia faceva fatica a comprendermi, tant’è che mi ritrovai da solo con la mia malattia”.

Tuttavia non solo Padreterno lo ha aiutato, ma anche la moglie Katia, la solidarietà delle persone e il medico che gli è rimasto a fianco. Giacomo ha poi trovato, pian piano, una dimensione teologica molto speciale e profonda che l’ha portato a vivere una vita casta da circa 5 anni, insieme alla consorte. “Siamo sposati da 17 anni, dopo 5 di fidanzamento. Ed in questo quinquennio abbiamo praticato la castità. Siamo molto felici.”. Ma a che cosa è stata dovuta la depressione che l’ha colpito in maniera così grave?

E’ stato penalizzato ma continua a fare il suo mestiere

Forse il fatto di non riuscire mai a raggiungere i successi internazionali del Molleggiato? Tuttavia Giacomo non ha mia abbandonato la musica, ne tantomeno la scrittura. “Io continuo a fare i miei due mestieri, cantautore e scrittore. Dato che il mio Signore Gesù mi ha donato dei talenti artistici, il mio dovere di cristiano è farli fortificare. In questi anni ho avuto difficoltà a promuovere quello che faccio.”, ha candidamente confessato con una punta di amarezza.

Ha anche aggiunto che “è stato penalizzato sia dai discografici che dalla Stampa”, ma ha anche voluto sottolineare, sempre a Storie Italiane, che “oggi guarda avanti con serenità e che non ha alcuna intenzione di puntare il dito contro qualcuno”.

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