Ecco chi è e cosa fa nella vita la figlia della simpaticissima e bravissima attrice comica Anna Maria Barbera, la “Sconsolata” di “Zelig”
Ieri in prima serata su Canale 5 è andata infatti in onda la prima delle tre puntate per festeggiare i 25 anni di “Zelig“, il padre dei vari “Made in Sud”, “Colorado”, “Honolulu”, che ha lanciato tanti volti noti della comicità, primo fra tutti Checco Zalone che con i suoi film puntualmente sbanca il box office demolendo ogni record. Dal Teatro degli Arcimboldi di Milano la storica e affiatata coppia di presentatori, Claudio Bisio e Vanessa Incontrada, ha fatto da “anfitrione” a una squadra di comici composta da volti storici dello show e altri nuovi.
Da anni lontana dalla tv, forse per un lutto o per una grave malattia, attesissimo era il ritorno di Anna Maria Barbera sul palco che le ha dato la grande notorietà grazie soprattutto al personaggio di “Sconsolata“. Nonostante siano trascorsi molti anni dalla sua ultima esibizione davanti al pubblico di “Zelig”, Anna Maria Barbera ha dato di nuovo prova del suo enorme talento che, a quanto pare, ha trasmesso a sua figlia Charlotte. Scopriamo insieme, quindi, chi è e cosa fa nella vita l’erede della simpaticissima comica.
Curiosità su Anna Charlotte, figlia di Anna Maria Barbera
Nata nel 1987, Anna Charlotte Barbera ha ripercorso le orme materne: è infatti un’attrice. Formatasi al Teatro Stabile di Torino, nel 2018 ha vinto il premio teatrale nazionale “Franco Angrisano” come miglior attrice e il premio nazionale “Gino Cervi” nonché, nel 2020, il concorso Actors&Poetry nella categoria attori e doppiatori. Laureata in Comunicazione per le istituzioni e le imprese, è stata cresciuta solo dalla madre. Quest’ultima, infatti, fu lasciata dal compagno quando gli comunicò di essere in dolce attesa.
Secondo quanto rivelato dalla stessa Anna Maria Barbera, il suo ex compagno la pose di fronte a un aut aut: o lui o la bambina: “Quando sono rimasta incinta, il mio uomo voleva solo me. E io l’ho lasciato per avere lei. Non ho meriti, se non, come ogni attento genitore, di aver cura, dedizione e preghiera affinché il proprio figlio possa fiorire non interrompendo il progetto divino. La fede mi guida anche quando sembra che le forze vengano meno. Ho affrontato un periodo difficile, il peggio è passato e non voglio più parlarne. Penso che le persone proseguano il viaggio e non è che vanno via. Il problema è fare i conti con la sofferenza quando c’è una assenza. Nel rispetto di tutti, e della mia mamma, che tira avanti, io devo stare attenta a quello che dico”.