La casa di Gulliermo Mariotto è un piccolo regno nel centro di Roma, in cui il giudice di Ballando con le Stelle si sente se stesso, illuminato dalla luce naturale e dalle bellezze della città eterna.
Volto noto di Ballando con le Stelle, Gulliermo Mariotto è riuscito a ritagliarsi un posto speciale nel cuore dei fan dello storico programma di Rai 1, condotto da Milly Carlucci. Nato a Caracas 54 anni fa da madre venezuelana e padre italiano lo stilista è amante dell’estetica, della moda, della bellezza.
Dal 2005 è entrato a far parte del cast di Ballando con le Stelle in qualità di giudice, facendosi conoscere per il suo modo di fare solare e molto attento ai dettagli. Ma sapete dove vive? La sua casa si trova a Roma e lui stesso l’ha presentata tempo fa in un’intervista.
La casa di Guillermo Maritto è un angolo di Paradiso, che lui definisce tana a causa della sua funzione avuta quando ci è andato ad abitare. “Questa casa è nata come una tana, scappando da una relazione amorosa.” Ha fatto sapere l’artista Mi ci sono affezionato per via della luna, del passaggio della luna perché c’è quella botola (indicando una finestra vetrata asimmetrica n.d.r.) e tante finestre. Venivo da un mondo di mura romane, inumidite da cinquecentesche, dopo un pò……c’era un che di fantasma in quel posto che non mi piaceva..e allora ho trovato questa che era tutta una finestra verso il cielo.”
L’ abitazione ha uno stile che lo rispecchia molto: ha tante finestre e un grande terrazzo, che fanno entrare tantissima luce, un particolare che non passa inosservato. Si suddivide in due diversi piani collegati tra loro da una scala molto particolare, dallo stile contemporaneo. Le pareti sono dipinte di bianco proprio per dare risalto alla luce naturale, mentre l’arredamento spazia tra il moderno e sfumature etniche.
Il pavimento è ricoperto dal legno lucido e alle pareti è possibile ammirare quadri particolari che si allineano alle sculture originali. Essendo un designer, Gulliermo Mariotto ha messo molto del suo nell’arredamento, specificando di aver fatto anche delle valutazioni pratiche e funzionali, come quelle delle sedie, definite da lui stesso “sgabelli con gli schienali”, disegnate da un suo amico artista.