Con l’arrivo del freddo è necessario tenere accesi i termosifoni anche nelle nostre case. Andiamo dunque incontro a spese piuttosto elevate per stare al calduccio nella nostra dimora, soprattutto se come molti compiamo il tanto chiacchierato telelavoro. Vi diamo ora qualche dritta per tentare di risparmiare un po’ e di vedere pertanto scendere di qualche euro le nostre bollette…
Fa freddo, soprattutto al Nord d’Italia, e la nebbia sovente fa la padrona assoluta sia nelle ore diurne che notturne. C’è molta umidità e le temperature si sono notevolmente abbassate. Si sta dunque bene in casa, al calduccio.
Ma per avere questo calduccio, bisogna tenere accesi i termosifoni. E questo può rappresentare un vero problema, in alcuni casi un autentico incubo, per molte persone che non se la passano molto bene dal punto di vista economico e per coloro che dopo le varie pandemie hanno accettato di lavorare in smart working.
Come possiamo tentare di risparmiare qualche euro in bolletta senza rimanere al freddo? Ecco qualche dritta…
Il primo consiglio che vi diamo, anche se, parliamoci chiaro fin da subito, non è propriamente il più economico, riguarda l’isolamento termico. Ma di che cosa si tratta? Si tratta di una operazione che, con l’aiuto di pannelli isolanti, permette di coprire il tetto e le pareti in modo da creare una sorta di barriera al freddo.
La spesa per isolare termicamente la casa, lo ribadiamo al fine di non creare inutili fraintendimenti, non è bassa e si aggira sui 30-100 euro a metro quadro, cui aggiungere -ovviamente- i costi della manodopera. Tuttavia, e anche questo è opportuno sottolinearlo, il costo iniziale permette poi il successivo maggior risparmio: infatti, chi ha una casa con isolamento termico risparmia- pensate- tra il 20-25% sulle spese di riscaldamento. Un risparmio che si ripete di anno in anno.
Un’altra dritta, che -in realtà- non riguarda solo il risparmio in bolletta ma anche la vostra sicurezza e quella dei vostri cari, è la manutenzione dell’ impianto di riscaldamento che deve sempre essere affidata a dei seri professionisti che potranno verificare con i loro mezzi la reale efficienza della combustione e il funzionamento del controllo dei fumi. Tutto questo ci potrebbe costare sui 110 euro ma ci permetterà, oltre che mantenere la caldaia in ottimo stato, anche di consumare il 20% in meno di gas, ergo di risparmiare!
Ma ricordatevi anche che la manutenzione deve essere fatta ogni due anni per quanto concerne gli impianti di riscaldamento con più di otto anni di vita e ogni quattro per quelli nuovi. Non vi siete ancora convinti? Beh, nel caso non facciate svolgere una bella manutenzione, sappiate che potrete andare incontro a una bella multa, in seguito a un controllo comunale, la cui cifra oscilla tra i 500 i e 3500 euro.
E che ne sapete delle valvole dei termosifoni? Sapete che ognuno di essi ne possiede una e che se girata con cura può permettervi di risparmiare? Sì, perché con questo semplice gesto, si libera in men che non si dica i caloriferi dalle bolle d’aria che si formano durante i periodi estivi. E questa è una della cause di aumento del consumo di gas perché impedisce all’acqua calda di circolare liberamente e rallenta così il riscaldamento dei termosifoni.
Tale operazione possiamo compierla da soli e la sia fa con l’ausilio di un bicchiere in cui far cadere quel po’ di acqua che uscirà dalla valvola che si trova di norma sulla parte alta del calorifero. E’ fondamentale ripeterla ogni anno ben prima dell’accensione dei riscaldamenti, per migliorare il passaggio dell’acqua calda in tutte le parti del termosifone.
Inoltre non dovete fare il grave, gravissimo errore di pensare che più tenete alta la temperatura e più starete bene in casa. No, è bene non superare i 20 gradi per un mantenimento di calore sano e confortevole. Pensate che solo un aumento di due gradi ci permettere di vedere un aumento in bolletta davvero notevole, pari al 40%!
E poi quando non siamo in casa provvediamo, possibilmente, a spegnere il riscaldamento o a tenerlo molto basso. Altri consigli? Quello di usare dei pannelli riflettenti, tra il termosifone e la parete, per evitare la dispersione del calore e rifletterlo sui calorifici per aumentarne l’effetto, o ancora di optare per i cronotermostati, se si possiede un impianto di riscaldamento autonomo, perché consentono di impostare gli orari di accensione e spegnimento del riscaldamento evitando gli sprechi.
O ancora di puntare all’utilizzo di valvole termostatiche se possiede un impianto di riscaldamento centralizzato, come accade nei condomini. Infine, si consiglia di non coprire mai i termosifoni con indumenti etc al fine d non dare vita alla tanto temuta dispersione di calore e di aprire sì le finestre al mattino per far cambiare l’aria ma senza esagerare, cercando pure di evitare il più possibile il crearsi dei classici spifferi.