“Ho avuto due tumori, li ho tolti dieci giorni fa. Dovevo operarmi già nel 2016 ma successe un miracolo“. E’ la scioccante rivelazione di Patrizio Rispo, alias Raffaele Giordano della famosa soap “Un posto al sole”
In onda ininterrottamente dall’ottobre del 1996, “Un posto al sole“, in onda su Rai 3, è la soap italiana più longeva e di successo: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, a partire dalle 20.45 circa, quasi due milioni di telespettatori si piazzano davanti al piccolo schermo per non perdersi un solo istante delle storie che vedono protagonisti i residenti di Palazzo “Palladini”, un esclusivo condominio, sito nel cuore del quartiere più scenografico e prestigioso di Napoli, Posillipo, il cui portiere è Raffaele Giordano, per la verità più di un concierge, una sorta di custode e confessore dei suoi condomini.
I fan della soap sono abituati a vedere Raffaele Giordano sempre sorridente e pronto a dare un consiglio, un suggerimento, a dire una parola d’incoraggiamento, a confortare, a offrire una spalla su cui sfogarsi e soprattutto a non lasciarsi sfuggire alcuna occasione per una battuta e per tormentare con uno scherzo il suo amico-nemico Renato Poggi. Eppure, Patrizio Rispo, l’attore che gli presta volto e voce, nasconde uno scioccante segreto.
“Ho avuto due tumori che ho tolto proprio dieci giorni fa. Ora mi sento benissimo”, questo l’incipit dell’intervista concessa da Patrizio Rispo al quotidiano “Il Mattino” al fine di sensibilizzare sulla prevenzione. Poi Rispo, uno degli attori più amati della soap di Rai 3 essendovi presente sin dalla prima puntata, ha precisato: “La diagnosi è arrivata quando mi chiesero di girare uno spot sulla prevenzione. E da quel giorno sono stato anche io sotto stretta sorveglianza”. L’intervento chirurgico per l’ablazione del tumore alla prostata avrebbe dovuto avere luogo nel 2016, subito dopo la relativa diagnosi, tuttavia in sala operatoria si verificò un imprevisto che a posteriori l’attore classe 1956 interpreta come un segno del destino: “Ero in sala operatoria quando andò via la corrente elettrica. Mi dissero di ritornare la sera, che con i generatori avrebbero potuto procedere”.
Invece non andò così: “La corrente elettrica, quella sera, non era ancora tornata: lo interpretai come un segnale di mia madre, che non voleva mi operassi. Con il senno di poi, posso definirlo un miracolo“. Infatti nel 2016 l’intervento chirurgico sarebbe stato più invasivo non essendo ancora disponibile la tecnologia, in uso, tra gli altri, presso l’ospedale “Santa Maria delle Grazie” di Pozzuoli, che consente di rimuovere una neoplasia alla prostata senza conseguenze.
Un’esperienza che ha spinto Patrizio Rispo, che solo pochi giorni fa si è sottoposto a un intervento chirurgico per asportare due tumori, a diventare un convinto fautore della prevenzione: “Io non faccio altro che sostenere campagne di prevenzione perché sono l’unica grande difesa dalle malattie, come dimostra quel che è successo a me. Ma la prima medicina è nella testa, serve un atteggiamento positivo”.
E a conferma del ruolo decisivo dei personaggi pubblici nel sensibilizzare sull‘importanza della prevenzione l’attore partenopeo ha poi concluso: “Diverse persone mi hanno contattato dopo per ringraziarmi, perché il suggerimento ha consentito loro di scoprire neoplasie e altre malattie che non immaginavano e così si sono curate”.