Settimana, a dir poco, drammatica quella del bomber della Lazio Ciro Immobile: prima la la débâcle contro Macedonia del Nord, poi un grave lutto
Per la seconda volta consecutiva la Nazionale italiana di calcio ha fallito l’appuntamento con la qualificazione alla fase finale dei Mondiali che si disputeranno in Qatar tra novembre e dicembre di quest’anno: una rasoiata di Trajkovski, attaccante della modesta Macedonia del Nord ed ex del Palermo, ha spento i sogni iridati di milioni di italiani. Immediatamente sono partiti i “processi” per individuare i responsabili di una débâcle che rappresenta il punto più basso della gloriosa storia degli Azzurri che non più tardi di 8 mesi si laureavano campioni d’Europa nell’epica sfida di Wembley contro i padroni di casa dell’Inghilterra facendo ubriacare di gioia un popolo intero.
A finire sul banco degli imputati anche Ciro Immobile, bomber della Lazio che attualmente guida con 21 centri, ex aequo con Dusan Vlahovic della Juventus, la classifica dei cannonieri della Serie A ma che in Nazionale, come altri suoi colleghi di reparti, negli ultimi decisivi match ha avuto le polveri bagnate. Scialba e anonima la sua prestazione al “Renzo Barbera” di Palermo quando uno solo dei suoi guizzi, che hanno fatto e fanno esultare i tifosi biancocelesti, sarebbe bastato per far volare l’Italia in Qatar.
Eppure l’enorme delusione per l’infausto esito della semifinale del play-off di qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022 è nulla in confronto al dolore per il grave lutto che ha colpito il bomber della Lazio.
Alla tenerissima età di quattro anni, e da quattro affetto da una rara malattia, il piccolo Alessio è volato in cielo. Il suo idolo, Ciro Immobile, gli ha rivolto l’ultimo commovente saluto: “Hai lottato come un leone, mi mancherai. Ciao campione, fai buon viaggio“. Il centravanti della Lazio e della Nazionale italiana era andato a trovare il piccolo Alessio lo scorso febbraio all’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesu” di Roma dove il piccolo angelo volato in cielo era ricoverato e dove aveva trascorso anche l’ultimo Natale e festeggiato l’ultimo compleanno della sua giovanissima vita.
Una meravigliosa sorpresa per Alessio che aveva accolto il bomber della Lazio indossando la maglia da gioco dei biancocelesti. “I giorni passano e i desideri aumentano. La gioia di stare con il tuo giocatore preferito è più forte del dolore che provi”, aveva postato quel giorno su Facebook la mamma del piccolo.
“Un dolore straziante, un piccolo angelo è salito al cielo troppo troppo presto. La città di Sezze si stringe intorno alla famiglia”, così invece ha espresso il proprio cordoglio, su Facebook, annunciando nel contempo il lutto cittadino, Lidano Lucidi, sindaco di Sezze, cittadina dell’Agro Pontino dove risiedeva il piccolo Alessio.