Il tempo passa anche per la Regina Elisabetta II che pertanto ha redatto una sorta di testamento non ufficiale: ecco chi c’è e chi manca
La Regina Elisabetta II ha dopo superato l’infezione dal temibile e famigerato Covid dimostrando così di avere una salute di ferro, tuttavia le 95 primavere alle spalle e gli accadimenti degli ultimi dodici mesi, la scomparsa del suo amato consorte, il Principe Filippo, i burrascosi rapporti con i Duchi del Sussex, il Principe Harry e Meghan Markle, e soprattutto i guai giudiziari del suo figlio prediletto, il Principe Andrea, hanno messo a dura a prova la sua ormai proverbiale resilienza persuadendola pertanto che è arrivato anche per lei il momento di fare i conti con il tempo che inesorabilmente passa e quindi con la sua successione e il futuro della monarchia britannica.
E così, abiurando la sua filosofia del “never complain, never explain“, cioè “ai lamentarsi in pubblico, mai dare spiegazioni”, Elisabetta ha redatto una sorta di testamento non ufficiale, in cui disegna il ruolo più o meno attivo che avranno alcuni membri della Royal Family negli anni a venire, preferendo per una volta non lavare i panni sporchi in famiglia ma esplicitando le proprie posizioni anche a rischio di attirarsi gli strali della critica.
La criticata riabilitazione del Principe Andrea
Un cambio di rotta che è figlio dei suoi 70 anni di regno e di un’autorevolezza che le consente di poter non essere del tutto imparziale: con un comunicato ufficiale, infatti, la Regina Elisabetta II ha espresso pubblicamente il desiderio che Camilla di Cornovaglia diventi, un giorno, Regina consorte non prestando ascolto quindi alla voce del popolo secondo la quale la moglie del Principe Carlo, primo in linea di successione al trono britannico, sia meritevole solo del titolo di principessa consorte in quanto co-responsabile delle sofferenze amorose patite da Lady Diana, non a caso ribattezzata la “Principessa del popolo”.
Stesso discorso per quanto riguarda il Principe Andrea, da mesi privato di titoli e incarichi ufficiali perché accusato di aver avuto rapporti sessuali con l’allora minorenne Virginia Giuffre e che ha evitato il processo solo perché ha raggiunto un accordo economico con la vittima. Ebbene, incurante dell’imbarazzo di farsi vedere in pubblico al suo fianco e di esporlo al rischio di feroci critiche, Elisabetta ha pensato bene di farsi scortare dal figlio reprobo, in auto e in Chiesa, in occasione del memoriale del Principe Filippo all’Abbazia di Westminster, una solenne cerimonia alla presenza di tante teste coronate europee e trasmessa in diretta dalla BBC.
Insomma, alla Regina Elisabetta non interessa quello che è il sentimento popolare: Andrea è sangue del suo sangue e quindi, cuore di mamma, non gli volterà le spalle nel suo momento di maggiore difficoltà ma lo prenderà sotto la sua ala protettiva.