Arrivano parole al vetriolo per Clizia Incorvaia da parte dell’ex marito Francesco Sarcina, frontman delle Vibrazioni. Il cantante la dipinge come una persona razzista e classista.
Francesco Sarcina, ex marito di Clizia Incorvaia, si sfoga attraverso un’intervista rilasciata a Vanity Fair, descrivendo il suo rapporto con l’ex moglie come una cosa obbligata, solo per il bene di Nina, la loro bambina.
Senza esitazione il cantante fa sapere che frequenta Clizia solo perché è la madre della sua seconda figlia, perché altrimenti avrebbe già chiuso i contatti. Non avrebbe più nessun piacere a frequentarla.
Francesco Sarcina parla di Clizia
La storia di Francesco Sarcina e Clizia Incorvaia è ormai archiviata, ma continua a suscitare la curiosità dei fan. Oggi i due percorrono strade diverse: il 45enne, che ha altri due figli (il primo Tobia, oggi 14enne, nato da una precedente relazione e la piccola Yelaiah, avuta dalla sua attuale compagna, la modella Nayra Garibo) ha messo un grosso punto con Clizia. Quest’ultima, come è ormai noto, a sua volta, si è ricreata una famiglia con Paolo Ciavarro, conosciuto all’interno della casa del Grande Fratello Vip e dal quale ha avuto Gabriele, nato a febbraio scorso.
Il punto che Sarcina ha messo su Clizia è relativo e assomiglia però più ad un foruncolo pruriginoso, perché come lui stesso ha dichiarato, la sua ex moglie non è la persona che ha piacere di frequentare: “Oggi cerco di avere un rapporto equilibrato per lei, per nostra figlia” fa sapere e senza esitazione aggiunge: “Anche se è difficile perché ha spesso atteggiamenti classisti o razzisti”. E infine sottolinea: “Diciamo che se non fosse per Nina, io non la frequenterei proprio”.
Parole pesanti, che non passano di certo inosservate. Poi nel corso del suo racconto Sarcina, parla del suo passato e della sua dipendenza dal sesso e dalla droga. “Sono stato giudicato come un pu**aniere”, ha riferito il musicista, ammettendo di aver spesso anche superato il limite. “Diciamo che il filo conduttore erano l’alcol e la cocaina. Quando ho perso completamente il nesso della ragione, sono diventato cattivo, avrei un machete e lo tenevo nell’auto”. Oggi le cose sono molto cambiate: “Adesso, quando la sera giro per locali e vedo certe cose, mi dico: ma stavo messo così male anch’io?”