Nuovo episodio spiacevole per il principe Harry e questa volta è l’Italia a infliggerglielo, per un verdetto in Tribunale che lo vede sconfitto. Si tratta del caso “Invictus” troppo simile a “Invicta” il noto marchio italiano di zaini e borse. Cosa è successo
Invictus e Invicta due nomi che sono costati cari al principe Harry, il quale ha dovuto accettare la sconfitta in tribunale davanti al mondo intero. Anche se la cosa è accaduta un mese fa e si è solo scoperta in questi giorni.
La nota azienda italiana infatti, produttrice di borse e zaini, ha denunciato il duca di Sussex perché ha registrato il suo marchio “Invictus” in merito alla sua associazione, creata nel 2014 per promuovere una competizione sportiva annuale, dedicata ai veterani con delle disabilità.
Il principe Harry e Invicta, celebre marchio italiano
Il Trademark Tribunal ha portato in tribunale il marito di Meghan Markle. Il verdetto ha annunciato la sconfitta del principe e nonostante sia una faccenda risolta lo scorso mese, non si sa per quali motivi, è stata resa pubblica solo in questi giorni,
A quanto pare il marchio registrato da Harry per la sua associazione, manderebbe in confusione il pubblico internazionale (quindi anche gli italiani) abituato ormai a collegare la parola Invicta al marchio nostrano. Tra l’altro i giudici hanno anche dichiarato che non solo la parola stessa è troppo simile alla parola del brand, ma anche il logo addirittura lo ricorderebbe. Insomma, un evidenza difficile da non notare. L’azienda torinese quindi ha vinto sia sotto l’aspetto morale sia sotto quello pecuniario. Harry infatti ha dovuto risarcire una cifra simbolica di €1600 sterline.
“Il nome Invictus è sinonimo di regalità e tale è la fama e la reputazione del principe Harry, duca di Sussex, al punto che concettualmente la parola Invictus da ora in avanti riporterà automaticamente al concetto di beneficenza, ai reali e/o ai militari feriti e malati”. Sono state queste le parole di Andrea Lomas, che ha rappresentato il principe in udienza. Ha tentato in tutti i modi a difenderlo e sostenerlo, ma alla fine sia lui che il suo assistito hanno dovuto accettare la sconfitta.