Anche a Kate Middleton come a Lewis Hamilton, non è stato permesso di entrare a Wimbledon, il prestigioso club che ospita il torneo di tennis più antico al mondo. Ecco perché
La Duchessa di Cambridge è una presenza fissa a Wimbledon, perché è una vera appassionata del tennis. Lo pratica, spesso assieme ai suoi figli, e lo segue con passione. Non rinuncia mai ad una partita di tennis ed è madrina dell’ All England Lawn Tennis and Croquet Club (AELTC).
Che sia proprio lei, un membro della Royal Family a rivestire questo ruolo fa capire quanto lei ci tenga a vedere in diretta i match più importanti, standosene comodamente seduta nel Royal Box, la postazione più esclusiva di tutta la manifestazione.
Quella volta che non ha potuto
Kate Middleton è sempre presente ad un torneo di tennis. O con William o con la sua famiglia, mai da sola. Ma è capitato, una volta, che non ha potuto godersi la partita come voleva.
Secondo quanto riportato sul Mirror, pare che la Duchessa di Cambridge, abbia dovuto rinunciare a Wimbledon, almeno una volta finora nella vita. È successo, tra l’altro per una partita importante: quella di Andy Murray che si portò a casa, per la prima volta, la vittoria.
La moglie del principe William non è potuta andare non per colpa del dress code, come è capitato al pilota di Formula 1 Lewis Hamilton, rifiutato perché senza giacca, bensì a motivi di salute.
Kate Middleton dispiaciuta
E’ accaduto nel 2013, quando la duchessa di Cambridge era incinta del principe George. E lei desiderava tanto tifare per Andy Murray! Ma era prossima al parto e i medici le consigliarono di guardare il torneo da casa:
“Ero incinta di George, quindi non sono stata in grado di presentarmi” ha raccontato Kate alla conduttrice Sue Barker nel documentario della BBC Our Wimbledon. La Barker prontamente, ha risposto: “Ma hai avuto un’ottima scusa!”. “Lo so” ha esclamato la duchessa aggiungendo: “Ero in modalità ‘Forse potrei andare’, ma i dottori dicevano ‘no’”
Alla fine Kate, visto che il dispiacere era forte, ha scritto ad Andy Murray e gli ha chiesto scusa per non essere lì: “Ma gli facevo enormi congratulazioni”.