Ci sono cantanti che fanno solo i cantanti e altri che sono delle vere icone del mondo della musica e dello spettacolo. Una di queste è proprio la ragazzina in copertina. Oggi ha 87 anni e ha lo sprint di una ventenne.
Quando appariva in televisione negli anni Sessanta, tutti rimanevano incantati dal suo allure, tanto che fu soprannominata “La signora della canzone italiana”. Si non è stato difficile capire che si tratta proprio di Ornella Vanoni.
Nata a Milano nel 1934, la Vanoni è una delle artiste italiane con la carriera più longeva. Una professionista della musica, che porta con se oltre mezzo secolo di canzoni, stili, mode. In attività dal 1956 ha all’attivo circa 112 lavori con oltre 55 milioni di dischi venduti. Ornella Vanoni non ha bisogno di presentazioni: è una delle più grandi interpreti della musica leggera italiana.
Gli esordi di Ornella Vanoni
Ornella Vanoni è nata in una famiglia altoborghese – suo padre era un industriale farmaceutico – e dopo aver studiato dalle Orsoline, entra in diversi collegi sia in Svizzera che Francia e Inghilterra. Il suo sogno? Era quello di diventare un’estetista.
Tuttavia, tornata a Milano, era 1953, viene attratta dal mondo del teatro e della recitazione. Per questo motivo decide di inscriversi all’Accademia di arte drammatica del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler. La Vanoni, allora 20enne, diventa la musa e la compagna del celebre regista. Debutta sul palcoscenico nel 1956 come attrice in Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello. Giusto un anno dopo si sarebbe tuffata nel mondo della musica cantando, durante i cambi di scena, un paio di ballate della Rivoluzione francese.
I successi e la depressione
Il suo modo di interpretare la musica, in maniera “spigolosa” e sofisticata, suscita non poco interesse dagli addetti ai lavori, tanto che lo stesso Giorgio Strehler decide di confezionare per lei un repertorio ben preciso.
La carriera di Ornella Vanoni è ricca di grandi successi. Tra i suoi brani spiccano “L’appuntamento”, “Senza fine”, “Domani è un altro giorno”, “Rossetto e cioccolato” e tanti altri. La sua vita sentimentale è stata scandita da importanti e famose storie d’amore. Dopo Strehler, quella che ha appassionato di più al pubblico è stata quella vissuta con Gino Paoli. Ma la Vanoni nel 1960 sposa il noto impresario teatrale Lucio Ardenzi, anche se poi si lasceranno poco prima della nascita del figlio Cristiano, avvenuta nel 1962.
Ornella Vanoni sta vivendo una nuova inebriante ondata di successo. A 87 anni è riuscita a catalizzare l’attenzione dei giovani, con il pezzo Toy Boy, cantato con Colapesce e Dimartino e anche per le sue dichiarazioni schiette e il suo modo di interloquire con i ventenni. Oggi è una donna libera dalle etichette, consapevole del suo enorme valore artistico, anche se come ha confidato recentemente a Verissimo, ha sofferto di depressione in passato, cosa che un po’ l’ha segnata: “Soffro d’ansia, l’ansia non fa dormire e quando non dormi diventi depressa. Ho avuto tre lunghe depressioni nella mia vita”.