Bianca Berlinguer è uno dei volti più apprezzati del giornalismo italiano, conduttrice di Carta Bianca in onda su Rai 3, riscuote da anni un successo non indifferente. Professionista affermata, Bianca ha alle spalle una storia famigliare importante che ha caratterizzato molte sue scelte di vita sia private che professionali. Prima dell‘Estate si rumoreggiava sul fatto che Carta Bianca non sarebbe tornata in video e invece il talk ha aperto i battenti prima del previsto.
Bianca Berliguer, lo scatto vintage incanta i fans: è boom di like!
Ospite fisso del salotto di Bianca Berlinguer lo scrittore alpinista Mauro Corona con cui la giornalista ha un rapporto confidente e amichevole. Tuttavia in passato i due hanno avuto qualche contrasto superato con un atteggiamento civile e di reciproca comprensione. La Berlinguer ha confermato la presenza di Corona anche nell’edizione in corso che si annuncia decisamente molto interessante anche in vista delle prossime elezioni: la campagna elettorale animerà vivacemente il salotto della giornalista.
Ma avete mai visto Bianca Berlinguer da ragazza? La foto condivisa con la sorella Laura mostra la conduttrice bellissima e elegante: davvero un’icona. Sul suo account Instagram Bianca ha mostrato uno scatto dove appare al mare con la sorella: le due sono molto giovani e bellissime, la giornalista è per alcuni utenti anche irriconoscibile. Bianca e Laura sono in spiaggia a Stintino e lo scatto risale al 1982: una foto amarcord e nostalgica che la giornalista ha ritenuto opportuno condividere con i fans.
Bianca Berlinguer ricorda il padre: “Triste? No, era molto riservato”
In una recente intervista Bianca Berlinguer ha ricordato il padre, Enrico, uomo che ha segnato la storia dell’Italia. La giornalista ha sottolineato il suo rapporto privato con il genitore che qualcuno ha definito una persona triste: “Triste? No, era molto riservato. Ci portava sempre al luna park. Avrebbe voluto morire in mare se avesse potuto scegliere.”
La conduttrice ha poi sottolineato che il padre non era contento del suo lavoro: “Non era contento della mia professione, anche se non lo diceva apertamente. Mi consigliò però di studiare l’arabo, che sarebbe diventato una lingua molto importante di lì a poco.”