La Regina Elisabetta è morta da poco e non si fermano le indiscrezioni sulla sua lunga vita e sui segreti di corte. In queste ultime ore gira la notizia di una lettera misteriosa che Sua Maestà avrebbe scritto ai cittadini di Sidney.
Donna forte, per quanto fosse piccolina di statura, Regina del Secolo, Elisabetta II è spirata l’8 settembre scorso, nella sua residenza di Balmoral e in men che non si dica si è messo in moto il protocollo London Bridge.
Il lutto profondo in cui è caduto il Regno Unito è scandito da passaggi fondamentali, accompagnati com’era prevedibile, da una miriade di notizie che riguardano la defunta, sulla sua vita, sui suoi misteri e su una lettera scritta di suo pugno nel 1986.
La lettera segreta scritta dalla Regina Elisabetta
La vita di Elisabetta II è stata lunga e ricca di episodi importanti, che riguardano la storia dell’umanità, in particolar modo il Regno Unito, terra di marinai, di conquistatori e di monarchia. Una monarchia solida e antica, arrivata ai giorni nostri, che affascina e che stupisce, a volte con quella sorta di ebrezza romantica che si sente quando si legge un romanzo fatto di intrighi e di segreti. Una soap opera “reale” in tutti i sensi.
E i segreti nella famiglia Windsor non mancano. Fra tutti, spicca una lettera finora nascosta e che rimarrà tale per altri 63 anni. La lettera è stata scritta dalla Regina per i cittadini di Sidney ed è sottoposta a delle regole precise. Molti dei cittadini australiani, non scopriranno il suo contenuto.
Dove si trova la lettera di Sua Maestà scritta per gli australiani
Contenuto segretissimo, una sorta di capsula del tempo nascosta all’interno di una teca di vetro, dell’area riservata, nel Queen Victoria Building di Sydney. È indirizzata al Lord Mayor di Sydney in Australia e dice: “Saluti. Nel 2085 d.C., apri questa busta e trasmetti ai cittadini di Sydney il mio messaggio per loro”.
La Regina Elisabetta non ha mai voluto svelare il contenuto della lettera, e neanche il suo staff ne è a conoscenza. Si sa solo che è stata scritta nel novembre del 1986, dopo
la restaurazione dell’edificio.