Forse non tutti lo sanno che se comprate un pacco di biscotti, e una volta aperto, scoprite che questi al suo interno, sono per la maggior parte sbriciolati, avete diritto ad un rimborso. Lo riferisce, dalla sua pagina Instagram, Massimiliano Dona, commendatore della Repubblica e Presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori.
È una cosa che odiamo, eppure succede tantissime volte, quella di arrivare a casa con la spesa, aprire i biscotti o il pacco delle fette biscottate e trovarli rotti e sbriciolati.
La notizia della possibilità di un rimborso, è diventata virale, dopo che Massimiliano Dona avvocato e Presidente dei Consumatori, lo ha detto in una clip sul suo account Instagram. Ma attenzione, non è così scontato. Dovete dimostrare che voi non siete i responsabili del danno. La prima cosa da tenere in conto infatti, è quella proprio di non averli già portati a casa. Allora, come si fa?
Biscotti sbriciolati, un fastidio per tutti
Presente su Instagram con un seguito di oltre 160 mila follower, Massimiliano Dona ama elargire informazioni preziose su come giostrarsi nella giungla della compravendita dei prodotti e dei servizi, che guida le fila di questo mondo consumistico. La fregatura si sa, è sempre dietro l’angolo e spesso i consumatori sono ignari dei propri diritti, soccombendo alle grandi o piccole ingiustizie, che scaturiscono ogni giorno tra i banchi del supermercato, nei negozi e in qualsiasi altro luogo in cui si apprestano a fare quello per cui esistono, in quanto consumatori, ossia comprare.
“Da fastidio anche a voi trovare i biscotti sbriciolati all’interno della confezione?” È la didascalia delle sue recenti clip, diventata virale, perché spiega cosa bisogna fare se ci accorgiamo che la scatola dei biscotti appena comprata, non contiene biscotti intatti ma sbriciolati.
Il rimborso sull’acquisto di biscotti o fette biscottate (già) sbriciolate
“Una delle cose che mi fa proprio arrabbiare quando apro i biscotti e trovarli sbriciolati. Succede anche con le fette biscottate. E allora come comportarsi? “ Esordisce così nel video Massimiliano Dona, mentre mostra l’esempio sul tavolo. “Se siete certi che non avete danneggiato voi la scatola, magari portando il prodotto a casa vostra, c’è una responsabilità del punto vendita, forse la confezione è stata danneggiata con poca attenzione. Certo, il consumatore dovrà dimostrare che il danno preesisteva all’acquisto. Ma io credo che se il punto vendita o il negoziante è una persona responsabile, riportandola alla cassa non dovreste avere problemi a cambiarlo.”
Una dritta che non dispiace affatto, anche se dimostrare di essere estranei al danneggiamento sembra un’impresa piuttosto ardua. A semplificare le cose ci pensa un utente che rassegnato, preferisce sorvolare, ricordando i tempi che furono, quando si portava la merendina a scuola: “Vabbè avvocato dai ci siamo nati con la crostatina del mulino bianco sbriciolata che dovevamo sniffare. Se sa che è così. Un po di tolleranza, poi certo se è tutto pan grattato no!” Puntualizza. E voi cosa ne pensate?