È un momento storico in cui i bonus sono all’ordine del giorno e ci sono categorie rispetto a delle altre. che hanno maggiori attenzioni. Come le mamme disoccupate, che hanno la possibilità di un contributo speciale.
Le mamme si sa, hanno il diritto al congedo della maternità, ma cosa succede quando una mamma è disoccupata? Intanto è importante sottolineare che c’è una nuova indennità disposta dal Governo italiano, che prevede un aiuto alle mamme che hanno avuti i figli da poco o che sono in gravidanza. Negli anni, questo tipo di contributo non è mai mancato, anche se ha avuto un nome o una cifra diversa. Quello odierno è all’interno del “Bonus mamme domani 2022”, un assegno che le future mamme possono chiedere a partire dal settimo mese di gestazione e anche quelle che stanno per portare a termine un’adozione.
Recentemente, visto la crisi che incombe in tutti i settori, il Governo ha previsto un bonus anche per le mamme disoccupate. Come richiederlo? Esso è stato confermato per l’anno 2022, quindi c’è ancora tempo.
I requisiti per il bonus delle mamme disoccupate
Innanzitutto bisogna sapere che viene richiesta al posto del congedo di maternità, per ovvi motivi. Le beneficiarie sono le mamme che hanno appena partorito o quelle che hanno adottato un bambino o una bambina tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2002.
I requisiti necessari per ottenere il bonus delle mamme disoccupate, che viene erogato ogni mese e dura cinque mesi, sono di avere prima di tutti un reddito familiare ISEE non superiore ai 17.747,58 euro. E attenzione, non è compatibile con la Naspi. Il suo valore è di 354,73 euro al mese, come stabilito per l’anno 2022.
Le tempistiche
Possono fare domanda tutte le cittadine italiane o di stati europei e tutte le cittadine extraeuropee, purché abbiano un regolare permesso di soggiorno. L’ importante è che le richiedenti siano residenti in Italia. Le neomamme possono fare domanda entro sei mesi dal parto avvenuto o dall’adozione.
La domanda va presentata al proprio comune di residenza, che a sua volta invierà tutte le informazioni all’INPS, che procederà, una volta fatti tutti i controlli, all’erogazione delle quote. L’elaborazione della pratica, richiede un tempo di almeno 30 giorni, ed è per questo motivo che è meglio presentare la domanda, allegando documento d’identità ed eventualmente il permesso di soggiorno per le mamme straniere, al più presto.
Le quote saranno versate direttamente sul conto corrente bancario delle mamme richiedenti. Possono richiedere questo bonus anche le mamme lavoratrici che però non hanno i contributi minimi per il congedo di maternità.